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La collaborazione tra più stabilimenti rende possibile l’idea di un vino esclusivo

Fondata nel 2020 da due veterani dell’industria vinicola, Beyond Wines è stata creata con una proposta commerciale unica. Forte di una profonda conoscenza delle preferenze dei consumatori, l’azienda forma una partnership con i principali produttori di tutto il mondo per offrire, attraverso tutti i canali, vini interessanti per i clienti. Uno dei loro primi progetti è stato il lancio di un marchio chiamato Liquid Diamond, rivolto al mercato dei 18-35 anni, esperto di social media, senza badare a spese per fornire un packaging straordinario.

“Sappiamo che la maggior parte degli acquirenti compra prima di tutto con gli occhi… secondo le nostre ricerche di mercato i consumatori sono felici di spendere un sovrapprezzo, ma in cambio vogliono essere ‘stupiti’ dalla confezione”, ha commentato il co-fondatore Alex Green.

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Un’idea impegnativa

L’etichetta doveva esprimere l’idea di lusso ed eleganza, con un diamante in resina 3-D stampato sulla bottiglia. Tecnicamente, questa era una delle più grandi sfide intraprese dal team di MCC. Non solo la forma e il materiale dell’etichetta hanno causato potenziali problemi di applicazione, ma il vino è stato anche imbottigliato da co-packers in due paesi diversi – Regno Unito e Italia. Era quindi fondamentale avere totale comprensione e supporto da parte degli imballatori per garantire che l’etichetta fosse applicata correttamente. Inoltre, le prove effettuate in Italia dovevano essere adatte per essere lavorate anche nel Regno Unito. Tutti questi fattori combinati insieme hanno dato vita a un puzzle complesso e al tempo stesso stimolante per il team di MCC. 

Competenza tecnica

In preparazione del lancio, MCC Daventry e MCC Italia hanno realizzato mock-up multi-fase per garantire che l’aspetto finale fosse esattamente quello immaginato dal cliente. I mock-up sono stati cruciali nello sviluppo del diamante, e il team ha lavorato con i designer per ricreare l’illustrazione per la grafica finale. 

Una volta finalizzato il progetto, è stato il momento per il team di MCC di considerare la fase dell’applicazione. L’umidità e la temperatura sono fattori importanti che devono essere considerati, a causa dell’effetto sulla flessibilità e sull’aderenza dell’etichetta. La prima prova è stata fatta in Italia in pieno inverno e non ha avuto successo. Il freddo ha irrigidito le etichette e la loro applicazione è risultata problematica. Il team italiano ha quindi avuto l’idea di aggiungere un bordo metallico al diamante, fornendo ulteriore spazio adesivo oltre la resina. Non solo l’idea era tecnicamente valida e risolveva i problemi di applicazione, ma l’effetto era visivamente più intenso e il cliente lo preferiva. Gli sforzi fatti per realizzare le prove e le modifiche iniziali hanno dato i loro frutti. Le etichette non hanno avuto problemi durante i test effettuati dal cliente nel Regno Unito, garantendo in questo modo che gli imbottigliatori potessero lavorare a pieno ritmo e non ritardare l’ingresso del prodotto sul mercato. 

Abbiamo lavorato a stretto contatto con MCC negli ultimi 6-8 mesi durante la progettazione di Liquid Diamond. Il loro aiuto e la loro esperienza sono stati inestimabili. Hanno avuto il tempo e le competenze necessarie per fare davvero qualcosa di speciale e sono stati al nostro fianco fin dal primo giorno. Per me, un marchio deve avere un bell’aspetto oltre che un ottimo sapore, affinché il consumatore sia spinto ad acquistarlo. MCC ci ha davvero aiutato a raggiungere questo obiettivo per i nostri clienti.

Alex Green, Co-founder, Beyond Wines